Lo squalo palombo e la partenogenesi: un avvenimento raro
Nell’acquario di Cala Gonone, in Sardegna, è nato un cucciolo di squalo palombo. Questa può sembrare una cosa particolarmente normale, ma la circostanza speciale è la mancanza di un maschio che abbia fecondato lo squalo. Questo tipo particolare di riproduzione si chiama Partenogenesi, ed è molto rara in specie vivipare. Infatti, prima di divulgare la notizia, l’istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ha fatto cinque mesi di test. Infatti non è la prima nascita da una femmina non fecondata, ma il precedente nato non era sopravvissuto molto tempo.
La partenogenesi
La partenogenesi, dal greco Parthenos, vergine, e genesis, creazione, è un particolare tipo di riproduzione asessuata. Questa riproduzione avviene senza la fecondazione della cellula uovo materna. Non essendoci una fecondazione della cellula uovo materna, si può considerare la generazione successiva come cloni del patrimonio genetico materno.
A dispetto di quanto si possa pensare, questo tipo di riproduzione avviene anche nelle piante. In questo caso, diviene parte integrante del ciclo di riproduzione detto dell’Apomissia. Tra gli animali è molto frequente negli invertebrati. Tra di essi si trovano i nematodi, tardigradi, alcuni scorpioni, insetti e altri. È molto famoso e importante il caso della partenogenesi nelle api.
Quando il fuco feconda la cellula uovo, nascono le api comuni, di genere femminile. Quando invece il fuco non feconda la cellula uovo, nascono le api di genere maschile, i fuchi. Questo avviene perché i fuchi hanno metà del patrimonio genetico dell’ape operaia, questa situazione si dice fecondazione Aploide. Ciò vuol dire che i fuchi hanno esattamente lo stesso numero di cromosomi quanto le coppie di cromosomi, proprio come un gamete. Invece l’ape operaia ha il doppio di cromosomi, che arrivano dalla cellula uovo della regina e lo spermatozoo del fuco.
La partenogenesi avviene anche in alcuni vertebrati, principalmente pesci, anfibi e rettili. È stato anche dimostrato possa accadere anche in alcuni uccelli. Nei vertebrati è stato possibile imporre artificialmente la partenogenesi in casi specifici, come quella di questo esemplare di squalo palombo. In questo caso avviene per mancanza di individui di sesso maschile nel pool genico.
Lo squalo Palombo
Lo squalo palombo, o palombo comune è un piccolo squalo marino. Il nome scientifico di questo squalo è Mustelus Mustelus. Non è particolarmente grande né pericoloso per l’uomo. Raggiunge infatti la taglia massima di 2 metri. Solitamente la femmina di squalo palombo è più grande del maschio, con una lunghezza di 160 cm confrontata a quella del maschio attorno ai 110 cm.
Il suo aspetto rispecchia l’immaginario comune della forma e l’aspetto degli squali. Infatti presenta la pinna caudale asimmetrica, con il lobo superiore più sviluppato. Possiede inoltre due pinne dorsali, la prima più grande della seconda. La colorazione dello squalo palombo è di due colori, bianca sul ventre e grigioblu sul dorso.
Abita una zona di Oceano Atlantico che va dalle isole britanniche fino al Senegal, anche se è possibile che arrivi fino al Sudafrica. Vive anche in tutto il Mar Mediterraneo, con una popolazione consistente nel Canale di Sicilia e nel Mare Adriatico. Si può trovare prevalentemente tra i fondali sabbiosi tra i 5 e i 700 metri di profondità.
La dentatura dello squalo palombo è particolarmente sviluppata per l’apertura dei carapaci e delle conchiglie dei crostacei. Infatti, la sua dieta è composta principalmente da crostacei, cefalopodi e piccoli pesci quali aringhe e alici.
La riproduzione dello squalo palombo è vivipara, ed è dotato di placenta. Questo è il motivo dello stupore della comunità scientifica nella nascita del cucciolo. Infatti, come già detto, la partenogenesi non è particolarmente rara in natura, ma è molto rara nelle specie vivipare. Lo squalo palombo, secondo la lista rossa dell’IUCN, sarebbe considerato in pericolo di estinzione (endangered, sigla EN). Infatti, lo squalo palombo viene occasionalmente pescato dalle reti a strascico. Inoltre, viene pescato nella pesca sportiva e per il consumo alimentare umano.