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Terre rare, scoperto in Svezia il più grande giacimento d’Europa

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Le terre rare sono materiali estremamente preziosi per le applicazioni industriali e tecnologiche. Rappresentano una risorsa critica per l’Europa perché le miniere che sono presenti sono poche rispetto a quelle di altre zone del mondo. Ma in Svezia ora è stato scoperto il più grande giacimento europeo. Si trova nella regione settentrionale di Kiruna e contiene più di un milione di tonnellate di terre rare.

Cosa sono le terre rare?

Le terre rare sono considerate dall’Unione Europea come materie prime critiche, ovvero materiali il cui approvvigionamento è compromesso a causa dell’assenza di miniere nel nostro continente. Secondo l’ultimo aggiornamento, attualmente esistono trenta materie prime critiche. Insieme ad altri materiali critici, come l’antimonio, il gallio o il cobalto, anche le terre rare quindi devono per la maggior parte essere importate da paesi extraeuropei o recuperate dal riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici. Sono 17 metalli fondamentali per l’industria e soprattutto per il settore della produzione di componenti elettronici. Tutti i dispositivi altamente tecnologici, come i microchip, televisori, cellulari e batterie ma anche auto elettriche, pannelli fotovoltaici e generatori di turbine eoliche sono costituiti da terre rare.

Quali sono le terre rare?

Secondo la IUPAC, le terre rare (dette rare-earth elements o rare-earth metals) sono 17 elementi chimici della tavola periodica. Sono: cerio (Ce), disprosio (Dy), erbio (Er), europio (Eu), gadolinio (Gd), olmio (Ho), lantanio (La), lutezio (Lu), neodimio ( Nd), praseodimio (Pr), promezio (Pm), samario (Sm), scandio (Sc), terbio (Tb), tulio (Tm), itterbio (Yb) e ittrio (Y). Sono impiegate nell’industria elettronica perché sono metalli con spiccate proprietà magnetiche e buona conducibilità. Il loro impiego ha contributo alla riduzione delle dimensioni dei dispositivi elettronici di uso comune. Come abbiamo detto, l’Europa è molto povera di giacimenti di questi metalli, che si concentrano prevalentemente in paesi extraeuropei come la Cina, il Brasile e la Russia.

Il più grande giacimento esistente d’Europa

Il gruppo minerario svedese LKAB ha annunciato di recente la scoperta del più grande giacimento di terre rare conosciuto d’Europa. Si trova nella regione di Kiruna, nella parte settentrionale della Svezia. Secondo le prime stime, il giacimento conterrebbe oltre un milione di tonnellate di terre rare. Si tratta di un importante risultato, proprio per la criticità che l’approvvigionamento di questi elementi rappresenta in Europa. Le materie prime critiche infatti sono essenziali per la transizione ecologica del nostro continente, e la scoperta di un giacimento del genere costituisce sicuramente un punto a favore.

Perché le terre rare sono importanti

Le terre rare e altre materie prime critiche sono essenziali per lo sviluppo tecnologico. Trovano applicazione non sono in applicazioni altamente tecnologiche e quindi in dispositivi smart, ma anche per le tecnologie delle fonti rinnovabili e le auto elettriche. Sono da tempo oggetto di interesse per l’Europa perché la domanda è in crescente aumento, ma l’importazione avviene da paesi spesso instabili dal punto di vista geopolitico. Per l’approvvigionamento delle terre rare nascono spesso dei conflitti tra paesi, proprio per l’importanza che hanno per un futuro più smart e sostenibile.

Fonte: LKAB

Cosa rappresenta la scoperta del giacimento più grande d’Europa?

Jan Moström, il Ceo del gruppo minerario LKAB, che ha annunciato la scoperta del giacimento in Svezia, ha dichiarato

“Questo è il più grande giacimento di terre rare conosciuto nella nostra parte del mondo e potrebbe diventare un importante tassello per la produzione di materie prime critiche, assolutamente cruciali per la transizione verde. Questa è una buona notizia, non solo per LKAB, la regione e il popolo svedese, anche per l’Europa e il clima“.

Nonostante l’entusiasmo e l’importanza della scoperta, saranno necessari almeno 10-15 anni prima di iniziare lo sfruttamento del giacimento e immettere quindi questi materiali così preziosi sul mercato. Secondo quanto dichiarato da LKAB servono prima diversi lavori di esplorazione del giacimento. La domanda per l’inizio dello sfruttamento dovrebbe essere presentata già nel 2023. Ma la procedura autorizzativa poi richiederà diversi anni.