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Editing genetico, He Jiankui si è scusato per la diffusione dei dati

La sperimentazione è stata sospesa e la Southern University of Science and Technology, presso cui il ricercatore lavorava fino a febbraio scorso, non era al corrente dello studio che stava conducendo

He Jiankui

He Jiankui, foto: Mark Schiefelbein/AP/dpa

Probabilmente il ricercatore cinese si aspettava di suscitare tanta risonanza mediatica; o forse no, forse è stato tradito dal suo stesso entusiasmo. Fatto sta che ha ritenuto necessario fare chiarezza su quel “polverone poco chiaro” che egli stesso aveva sollevato giorni fa. He Jiankui, che aveva annunciato di aver fatto nascere due gemelle il cui genoma è stato modificato, ha aggiunto – durante l’International Summit on Human Genome Editing in corso a Hong Kong – che ci sarebbe una seconda gravidanza in corso ma che l’esperimento è stato sospeso a causa delle polemiche sorte.

Le scuse di He Jiankui

“Devo presentare le mie scuse per la diffusione inaspettata dei risultati. La sperimentazione clinica è stata messa in pausa a causa della situazione attuale – ha affermato He, che in ogni caso prende le difese del proprio progetto. Allo Human Genome Editing Summit il ricercatore ha chiarito inoltre che lo studio è stato sottoposto a una rivista scientifica per la revisione, sebbene non abbia specificato quale rivista (Insomma non perde il vizio…). Jiankui spiega anche che la Southern University of Science and Technology di Shenzhen, nel sud-est della Cina presso cui lavorava fino a febbraio scorso prima dell’inizio del periodo di congedo non pagato, non era al corrente dello studio che stava conducendo.

He ha difeso la sua ricerca, dicendo di andarne fiero e ritenendo di poter proteggere le due bambine, Lulu e Nana (nomi di fantasia) dal contrarre il virus dell’HIV (che provoca l’AIDS).

In un filmato poi, lo scienziato ha spiegato di aver attirato molte critiche da parte di altri scienziati cinesi, 122 per la precisione, che lo hanno accusato di aver “aperto un vaso di pandora, da richiudere prima che sia troppo tardi”. Sono state inoltre aperte delle inchieste da parte della Commissione Nazionale per la Sanità cinese e dal ministero della Scienza e della Tecnologia cinese: sulla questione il vice ministro cinese, Xu Nanping, si è detto “scioccato” dalle affermazioni del professore, ribadendo che esperimenti di questo tipo sono vietati in Cina dal 2003.

Problema etico o professionale?

Giusto o no? Salvare delle vite è sempre giusto. Far si che una persona non possa contrarre un virus così terribile è altrettanto giusto. Quello che di cui il ricercatore va imputato è la poca chiarezza in merito, è il non aver diffuso i risultati nella maniera consona e professionale cui la comunità scientifica è abituata, nel rispetto dei pazienti, dei colleghi, dei media e del grande pubblico.