Non molto tempo fa vi abbiamo parlato dell’importanza della Luna e degli effetti che la Terra ha su di essa, e viceversa. Come tutti sappiamo, non siamo di certo l’unico pianeta del Sistema Solare a poter vantare la presenza di satelliti naturali orbitanti che contribuiscono al benessere delle specie viventi sul pianeta interessato.
Vi proponiamo uno sguardo al di là della fascia degli asteroidi: Giove!
Giove, altrimenti definito gigante gassoso, gode del primato per il maggior numero di satelliti naturali: ne ha infatti 79!! Esso è inoltre il più grande pianeta del Sistema Solare, e probabilmente le sue dimensioni hanno contribuito ad un così grande numero di lune orbitanti, data la forza gravitazionale che Giove stesso può esercitare. Essenzialmente divise in satelliti regolari (con orbite prograde e poco inclinate) ed irregolari (orbite prograde e retrograde con forte inclinazione rispetto al piano equatoriale del pianeta), tutte le lune contribuiscono tutte alla bellezza inestimabile di Giove, di cui si può godere servendosi di telescopi e strumenti appositi.
Le più acclamate lune di Giove, visibili già a pochi ingrandimenti, sono senza alcun dubbio i cosiddetti Astri Medicei, scoperti nel 1610 da Galileo Galilei e così chiamati in onore della casata dei Medici. Esse furono i primi quattro oggetti individuati a non orbitare attorno alla Terra o al Sole, e, se non orbitassero attorno a Giove, sarebbero classificate come pianeti nani: Io, Europa, Ganimede e Callisto sono i loro nomi.
Un’analisi condotta da Christophe Gissinger e Ludovic Petitdemang, rispettivamente parte di École Normale Supérieure e Laboratory for Studies of Radiation and Matter in Astrophysics and Atmospheres, grazie ai dati raccolti dalla sonda Galileo e visionabile su Nature Astronomy, mostra l’influenza di Giove sulle sue lune, e in particolare sugli astri medicei, asserendo che Europa è in particolar modo affetta dalla sua presenza.
Il gigante gassoso è infatti dotato di un fortissimo campo magnetico, che influenza l’oceano sub-superficiale della detta luna: si tratta di un oceano ricco di acqua salata che, perturbato dalla presenza di un forte campo magnetico, vede come immediata conseguenza la conduzione di elettricità, inducendo su Europa delle forti correnti oceaniche. In particolare, in seguito a simulazioni numeriche, è emerso che queste siano di rotazione opposta rispetto al moto della luna, formando fratture superficiali che sono peraltro state più volte osservate.
Un altro importante effetto dei flussi di corrente generati da Giove è che questi sono sì fortemente localizzati nella zona equatoriale, ma quando le perturbazioni sono più intense si spostano anche ai poli: si tratta di acqua riscaldata che raggiunge zone ancora ghiacciate, avendo come immediata conseguenza l’assottigliarsi della superficie delle stesse, e spiegando così il fenomeno, già osservato, di spruzzi di vapor d’acqua emersi dalla superficie.
Sembrerebbe quindi che Europa possa essere un altro allettante luogo per la sopravvivenza di forme di vita elementari, dal momento che le correnti provocate da Giove favoriscono il moto dei composti fondamentali per la vita.
Fonti: https://phys.org/news/2019-03-jupiter-magnetic-field-europa-ocean.html
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