Sorgono nuovi dettagli sull’indicidente nucleare in Russia avvenuto lo scorso 8 agosto, precisamente nella base militare di Severodvinsk.
Ricordiamo che dalle prime notizie trapelate l’esplosione, generata al seguito di un test fallito su di un missile da crociera a propulsione nucleare, ha causato la morte di sette vittime sebbene da Mosca non siano ancora arrivate conferme (almeno fino al giorno in cui scriviamo questo articolo, il 17 agosto).
Sconvolgente rivelazione del Moscow Times il quale rivela che il personale sanitario, che ha soccorso i feriti sopravvissuti, non sarebbe stato messo al corrente di avere a che fare con pazienti radioattivi. ll quotidiano ha riportato le dichiarazioni di cinque membri dello staff dell’Ospedale Regionale di Arkhangelsk (due dei quali medici) che hanno descritto le condizioni dei superstiti feriti:
“Sono arrivati nudi e avvolti in sacchetti di plastica traslucido”.
Una condizione, quella dei pazienti, che ha destato sospetti dal momento che – con molte probabilità – potrebbero essere stati spogliati proprio per ridurre il più possibile la quantità di materiale radioattivo presente sui loro corpi.
“Nessuno, né i direttori dell’ospedale, né i funzionari del ministero della Sanità, né i funzionari regionali o il governatore, ha informato il personale che i pazienti erano radioattivi. I dipendenti dell’ospedale avevano i loro sospetti, ma nessuno ha detto loro di proteggersi”
– ha dichiarato uno dei chirurghi intervistati.
Medici e personale sanitario coinvolto, hanno espresso le proprie dichiarazioni in anonimato, per l’attenzione riservata dai servizi di sicurezza russi all’incidente. Il Moscow Times però specifica che nessuna delle sue fonti ha lavorato direttamente con i pazienti radioattivi ma che hanno preso parte ad un briefing in ospedale datato 12 agosto e organizzato da un viceministro della Sanità del governo regionale di Arkhangelsk; tuttavia sono “in costante comunicazione con i colleghi che hanno curato le vittime”.
I medici interpellato dal quotidiano russo hanno affermato che il personale che ha lavorato direttamente con i pazienti è stato invitato dagli agenti del Servizio di Sicurezza Federale (FSB) il 9 agosto a firmare accordi di non divulgazione che impediscono loro di parlare e raccontare dettagli dell’accaduto.
NB: l’immagine utilizzata in questo articolo è puramente rappresentiva ed immortala una squadra del ministero della difesa giapponese con indosso tute antiradiazioni intenti a distribuire teli azzurri per coprire i pazienti esposti alle radiazioni al seguito dell’incidente di Fukushima del 25 marzo 2011, crediti: Jiji Press/AFP/Getty Image