Il caldo estivo distruggerà il Coronavirus?
Uno dei grandi temi relativo al nuovo Coronavirus è la sua resistenza al caldo. Secondo uno studio presentato dal capo della direzione scientifica e tecnologica del Dipartimento della sicurezza nazionale statunitense, Bill Bryan, il patogeno è particolarmente sensibile alle alte temperature e all’umidità
Caldo e umidità
Questa analisi è stata ripresa da Walter Ricciardi, in una intervista a La Stampa: [bquote by=”Walter Ricciardi” other=”Rappresentante italiano nel comitato esecutivo dell’Oms e consulente del ministero della Sanità per l’emergenza Coronavirus”]Al chiuso, con 24°C e 20% di umidità può resistere su una superficie per 18 ore, con 35°C ed un tasso di umidità dell’ 80% la sua permanenza non supera l’ora. Se poi si è al sole bastano 24°C e lo stesso livello di umidità perché scompaia in due minuti“[/bquote].
Secondo lo studio del governo americano, dunque, le temperature e il clima estivi potrebbero essere nostri alleati nella lotta a Covid-19. A questo proposito, Bryan asserisce:
[bquote by=”Bill Bryan” other=””]Il virus muore più rapidamente in presenza della luce solare diretta in queste condizioni. La nostra osservazione più sorprendente finora è il potente effetto che la luce solare sembra avere sull’uccisione del virus, sia sulle superfici che nell’aria[/bquote].
Vietato abbassare la guardia
Tuttavia, anche se ciò si rivelerà vero con l’arrivo dell’estate, non ci possiamo permettere di abbassare la guardia. Il virus, con ogni probabilità, continuerà a circolare, e sarà importantissimo rispettare la distanza di sicurezza e munirsi dei presidi sanitari di base, quali mascherine e guanti. È perentorio a tal proposito Ricciardi, che lancia però segnali di speranza:
[bquote by=”Walter Ricciardi” other=””]Il virus circolerà lo stesso e dovremo continuare a rispettare le regole igieniche e sul distanziamento. Però potremmo conviverci meglio[/bquote]