Scoperto un antico frigorifero romano: come conservavano il cibo?
Di recente è stato ritrovato un antico frigorifero romano utilizzato dai legionari. Le scoperte archeologiche nell’antica fortezza romana di Novae, situata nel nord della Bulgaria, hanno svelato dettagli affascinanti sulla vita dei legionari romani e sulla loro ingegneria termica avanzata. Dopo cinque settimane di scavi condotti dall’équipe del Centro per la ricerca sulle antichità dell’Europa sudorientale dell’Università di Varsavia, guidata dal professor Piotr Dyczek, sono emersi incredibili reperti. Tra questi, spicca un frigorifero romano di quasi 1900 anni fa.
La fortezza di Novae: un antico presidio romano
Novae fu inizialmente una delle principali fortezze legionarie romane lungo il confine settentrionale dell’Impero romano. Era parte delle difese lungo il fiume Danubio, nella provincia di Moesia Inferiore e successivamente Moesia Secunda. Questo insediamento ha giocato un ruolo fondamentale nella difesa dell’Impero contro le incursioni barbariche. Tuttavia, ciò che rende Novae ancora più affascinante è la scoperta delle sue strutture militari e delle abitudini quotidiane dei legionari che vi risiedevano. Uno dei risultati più significativi delle recenti ricerche è stata la scoperta di un intero complesso di baracche militari in legno, con pavimento in terra battuta, associato alla Legione VIII di Augusto.
Questa legione fu la prima a stabilirsi permanentemente lungo il confine danubiano dell’Impero romano. La struttura, larga trentotto metri e lunga sessanta, offre preziose informazioni sulla disposizione e le dimensioni delle caserme legionarie dell’epoca. Questa legione svolse un ruolo fondamentale nella difesa dell’Impero in questa regione. La fortezza comprendeva una serie di strutture militari, tra cui caserme, torri di avvistamento, mura difensive e altre installazioni legate alle attività militari romane. Le scoperte archeologiche hanno rivelato dettagli sulla disposizione e le dimensioni delle caserme legionarie e delle loro strutture accessorie.
Il sistema di raffreddamento di Novae: il frigorifero romano
Il ritrovamento più sorprendente è stato il frigorifero dei legionari di Novae. Questo antico sistema di raffreddamento, alimentato da un tubo di piombo collegato all’acquedotto, rappresenta un capolavoro di ingegneria termica dell’epoca romana. Intorno al tubo in piombo, che trasportava l’acqua fredda, si trovava un contenitore fatto di piastre di ceramica, che permetteva al tubo di correre lungo il suo lato più lungo. Questo sistema ha creato un ambiente chiuso e isolato in grado di mantenere il cibo e le bevande fresche. All’interno del frigorifero, gli archeologi hanno trovato frammenti di vasi per bere il vino, scodelle e persino ossa di animali. Questa scoperta rivela che i Romani avevano sviluppato un sofisticato sistema di raffreddamento per conservare cibo e bevande. Secondo il professor Piotr Dyczek, a capo della ricerca, questi ritrovamenti permetteranno di ricreare l’ultimo pasto dei legionari di quasi duemila anni fa.
Non solo il frigorifero romano: le altre scoperte a Novae
Oltre al frigorifero romano, gli archeologi hanno fatto altre scoperte straordinarie a Novae. Lo scorso anno, in un’area vicina alla caserma, hanno trovato un contenitore coibentato in muratura. Questo poteva essere utilizzato sia come fornetto per mantenere caldi i cibi che come frigorifero, forse utilizzando blocchi di ghiaccio di una neviera. Inoltre, gli studiosi hanno ritrovato una fornace per ceramica risalente al IV secolo, contenente vasi unici e recipienti per il vino. Questi oggetti, con la loro superficie nera decorata con motivo liscio e a pettine, sono una preziosa testimonianza della cultura materiale dell’epoca romana sul Danubio. La scoperta di oltre 200 altri reperti preziosi ha arricchito ulteriormente la collezione archeologica di Novae.
La conservazione del cibo nell’antichità
Le scoperte di Novae ci permettono di collegarci alle antiche pratiche di conservazione del cibo, un aspetto affascinante della vita quotidiana dell’epoca romana. Nonostante il frigorifero romano rappresenti un’innovazione straordinaria, la conservazione del cibo aveva radici ancora più profonde. Il primo banchetto della storia risale all’Età del Bronzo, e addirittura durante il Paleolitico esistevano forme primitive di conservazione del cibo. Un altro esempio notevole è il ritrovamento di anfore per il vino risalenti a 2300 anni fa in Egitto.In Spagna, è stato trovato un frammento di un’anfora utilizzata per l’olio d’oliva con un’incisione di versi del poeta Virgilio, testimonianza della diffusione dell’olio d’oliva nell’antica Roma.
Credit copertina: Università di Varsavia