Sebastian Colnaghi alla ricerca di due serpenti a Lampedusa
Di recente, il giovane ambientalista e “Green influencer” Sebastian Colnaghi, noto anche per la sua passione per i serpenti, si è dedicato all’esplorazione dell’isola di Lampedusa. Questo piccolo paradiso nel cuore del Mediterraneo è il rifugio di una varietà di specie animali uniche, tra cui due sconosciute specie di serpenti. Si tratta del Colubro lacertino orientale (Malpolon insignitus) e del Colubro dal Cappuccio (Macroprotodon cucullatus). Ancora una volta, Sebastian Colnaghi ci ricorda l’importanza della conservazione di questi rettili, diffondendo la consapevolezza sull’importanza di proteggere la fauna selvatica e i loro habitat naturali.
Alla ricerca dei serpenti a Lampedusa
Durante il suo ultimo viaggio sull’isola di Lampedusa, Sebastian Colnaghi ha esplorato gli habitat locali delle due rare specie di serpenti, sperando di avvistarle e documentarle. Durante la notte, Sebastian si è dedicato alla ricerca del Colubro dal Cappuccio, un serpente notturno chiamato così proprio per la caratteristica forma a cappuccio sulla testa. Questa specie di serpente, che ha una bassa tossicità per l’uomo è vulnerabile e richiede una protezione particolare. La presenza di questa specie di serpente si estende su un vasto territorio, che include Sahara occidentale, Israele, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto e le Isole Baleari come Maiorca e Minorca. La sua diffusione geografica è un segno di un ambiente naturale diversificato e complesso, che dimostra l’adattabilità straordinaria di questa specie.
Durante il giorno invece, la ricerca si è concentrata sul Colubro lacertino orientale, una creatura velenosa che suscita meraviglia e ammirazione negli esperti di fauna selvatica. La sua presenza sull’isola di Lampedusa è unica e rappresenta una testimonianza della biodiversità dell’isola e dell’ecosistema circostante. Si trova anche nel Marocco orientale, nel nord Africa, in Giordania, in Iraq, in Iran orientale e in regioni più a nord come il Caucaso orientale, la Turchia, la Grecia e i Balcani fino alla Croazia.
Caratteristiche delle due specie di serpenti a Lampedusa
Il Colubro lacertino orientale è caratterizzato da una lunghezza impressionante, che può raggiungere i 176,1 cm. Questo serpente, appartenente alla famiglia dei colubridi, è velenoso, ma il suo veleno non è letale per gli esseri umani. Il Colubro lacertino orientale è un cacciatore esperto, noto per la sua abilità nel cacciare prede nel suo habitat naturale. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, uccelli e altri rettili. La sua agilità e astuzia nella caccia lo rendono un predatore temibile e un componente essenziale dell’ecosistema di Lampedusa. Questi serpenti aiutano a mantenere sotto controllo le popolazioni di roditori e altri piccoli animali, contribuendo così all’equilibrio naturale dell’isola.
Il Colubro dal cappuccio invece è un serpente dalle dimensioni modeste, che può raggiungere una lunghezza di circa 52,8 cm. Il Colubro dal Cappuccio deve il suo nome alla caratteristica forma a cappuccio sulla testa, un adattamento notevole che lo rende immediatamente riconoscibile. Questo serpente, prevalentemente crepuscolare e notturno, si avventura fuori dal suo rifugio al calar del sole per cacciare. La sua dieta è molto variabile, e comprende gechi, gongili e piccoli artropodi terricoli come insetti, chilopodi e aracnidi. Il Colubro dal cappuccio rappresenta una minaccia minima per gli esseri umani, per la bassa tossicità del veleno e le ridotte dimensioni della bocca. Oltre alla sua bellezza e al suo fascino, il Colubro dal Cappuccio gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema. Contribuisce al controllo delle popolazioni di piccoli animali, aiutando a mantenere l’equilibrio naturale tra le diverse specie presenti sull’isola.
Credit: Matteo Di Nicola
La missione di conservazione di Sebastian Colnaghi
Oltre a documentare queste affascinanti creature, Sebastian Colnaghi ha condiviso la sua passione e la sua conoscenza con la comunità locale. Ha parlato dell’importanza di preservare gli habitat naturali per garantire la sopravvivenza di queste e altre specie. Con il suo impegno, Sebastian ci ricorda il ruolo che ognuno di noi può svolgere nella conservazione del nostro ambiente. Il suo lavoro infatti non si limita alla documentazione di queste creature straordinarie. Sebastian è impegnato attivamente nella sensibilizzazione, ispirando gli altri a rispettare e proteggere gli habitat naturali e gli animali. In un mondo dove la biodiversità è minacciata, l’impegno di Sebastian Colnaghi rappresenta la speranza per un futuro in cui uomini e animali vivono in armonia con la natura che li circonda.