Pipistrello ha il pene troppo grande: primo mammifero a non riprodursi tramite penetrazione
Nel regno animale, i comportamenti riproduttivi possono variare notevolmente, ma una recente scoperta nel mondo dei pipistrelli sta ridefinendo ciò che sappiamo sulla riproduzione dei mammiferi. Un gruppo di ricerca internazionale, con il contributo di esperti dell’Università di Losanna e dell’Istituto Leibniz per la ricerca sugli zoo e la fauna selvatica di Berlino, ha portato alla luce un fenomeno stupefacente in un articolo pubblicato su Current Biology. I pipistrelli della specie Eptesicus serotinus, comunemente noti come serotini comuni, hanno adottato un metodo di accoppiamento singolare che sfida la norma stabilita: il pipistrello in questione ha il pene troppo grande e non riesce a riprodursi tramite la classica penetrazione.
Una scoperta sorprendente sulle dimensioni del pene del pipistrello: i dettagli dell’accoppiamento
Nei cieli crepuscolari di Europa e Asia, i serotini comuni (Eptesicus serotinus) solcano l’aria in volo. Queste creature pelose, abituali abitanti di camini e guglie di vecchie chiese, nascondono segreti scientifici ancora irrisolti. Una recente scoperta ha rivelato che i maschi di questa specie possiedono un pene di dimensioni tali da rendere impossibile il sesso “tradizionale”.
Tradizionalmente, si pensa che tutti i mammiferi si accoppino attraverso la penetrazione, ma il serotino comune infrange questa regola. Gli scienziati hanno osservato che i maschi di questa specie hanno peni di dimensioni tali da non poter entrare nella vagina delle femmine. Invece di una penetrazione tradizionale, usano i loro genitali come un “braccio copulatore”, spingendo la pelle della coda della femmina per depositare lo sperma. Questo comportamento è più simile a quello degli uccelli, che si accoppiano premendo le cloache l’una contro l’altra.
Dimensioni impressionanti del pene del pipistrello e strategie di accoppiamento
Il pene del serotino comune maschio, quando eretto, è circa sette volte più largo e lungo della vagina femminile, cioè, il pene raggiunge una lunghezza pari al 22% del loro corpo. Nicolas Fasel dell’Università di Losanna spiega come la curiosità iniziale per le dimensioni insolite di questi organi genitali abbia portato a questa sorprendente scoperta. Gli scienziati hanno documentato 97 copulazioni, utilizzando videocamere posizionate strategicamente per catturare i dettagli di questo insolito comportamento riproduttivo.
“Le persone si sono sempre chieste perché i pipistrelli abbiano peni così grandi”, afferma Brock Fenton, biologo presso l’Università di Western Ontario che studia questi animali dagli anni ’70. Già allora, lui e i suoi colleghi ricercatori si chiedevano se tali membri di dimensioni eccessive potessero costituire un problema per la penetrazione. “Il pene è troppo grande. La vagina è troppo piccola. Come funziona?”
I pipistrelli mostrano una sorprendente varietà nei comportamenti sessuali. Alcuni si accoppiano appesi a testa in giù, altri su pareti di grotte o in crepasse rocciose. Sono noti per il comportamento sessuale omosessuale e per tecniche particolari come la fellatio e il cunnilingus per prolungare l’accoppiamento in diverse specie.
Analisi e implicazioni della scoperta
Durante l’accoppiamento, i maschi afferrano le femmine per il collo e manovrano il loro bacino fino a quando il pene non tocca la vulva. Gli esperti credono che i peli tattili sulla punta del pene facilitino questa operazione. L’atto di accoppiamento in media dura meno di 53 minuti, ma è stato registrato anche un evento prolungato di 12,7 ore. Questo comportamento unico potrebbe avere implicazioni significative sulla comprensione dell’evoluzione dei comportamenti riproduttivi nei mammiferi.
La femmina del serotino comune ha una cervice insolitamente lunga, indicando la sua capacità di immagazzinare e selezionare lo sperma dopo l’accoppiamento, permettendole di esercitare una certa scelta riproduttiva nonostante le limitazioni durante l’atto sessuale.
Questa scoperta mette in luce l’adattabilità e la varietà dei comportamenti sessuali nel regno animale. I peni sovradimensionati dei serotini comuni potrebbero rappresentare un’evoluzione specifica per questa specie, offrendo un esempio affascinante di come gli animali si adattano in modi inaspettati per garantire la riproduzione. Ricerche future potrebbero esplorare ulteriormente come e perché questi comportamenti si siano sviluppati, fornendo nuove prospettive sulla biologia della riproduzione dei mammiferi.
Crediti immagine di copertina: Alona Shulenko