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Acqua su Marte, tracce della sua presenza a basse latitudini

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C’è acqua su Marte? Per la prima volta, una ricerca condotta dall’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze, ha dimostrato la presenza di acqua liquida alle basse latitudini di Marte. La presenza di acqua su Marte è una delle ragioni per cui il pianeta è stato oggetto di molte missioni di esplorazione spaziale. Gli scienziati stanno studiando la possibilità di utilizzare l’acqua presente su Marte per sostenere eventuali missioni umane sul pianeta.

C’è acqua sul pianeta Marte?

Ci sono diverse prove che suggeriscono la presenza di acqua su Marte. Le immagini satellitari e i dati raccolti dalle missioni spaziali hanno rivelato la presenza di ghiaccio nei poli marziani e in alcune regioni del pianeta. Inoltre, diverse osservazioni hanno suggerito la presenza di flussi stagionali di acqua salata sulla superficie marziana. Questi flussi, noti come “linee di scorrimento”, sembrano essere causati dallo scioglimento del ghiaccio sottostante durante le stagioni più calde.

Una delle scoperte più significative risale al 2018. Quell’anno il Mars Express Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) rilevò un lago sotterraneo di acqua liquida situato sotto il polo sud di Marte. Questa scoperta ha sollevato l’interesse degli scienziati per la possibilità che la vita possa esistere su Marte, anche nelle condizioni estreme del sottosuolo. La scoperta di acqua liquida su Marte ha importanti implicazioni per le future missioni spaziali. Inoltre, è importante per la ricerca sulla possibilità di vita extraterrestre nel nostro sistema solare.

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Quanta acqua c’è su Marte?

Non si sa esattamente quanto acqua ci sia su Marte, ma ci sono alcune stime basate sui dati raccolti dalle missioni spaziali e dalle osservazioni. In base a queste stime, si ritiene che l’acqua su Marte sia presente principalmente sotto forma di ghiaccio. Esso è localizzato sia nei poli sia in alcune regioni a media latitudine. Gli scienziati stimano che il volume totale di acqua su Marte sotto forma di ghiaccio potrebbe essere pari a quello del mar Mediterraneo. Inoltre, le osservazioni di flussi stagionali di acqua salata sulla superficie marziana hanno sempre suggerito che ci potrebbe essere anche una certa quantità di acqua liquida, ma il suo volume esatto non è noto.

La presenza di acqua su Marte può essere spiegata da una combinazione di fattori geologici e climatici. In passato, Marte aveva un clima più caldo e umido. La sua atmosfera era più spessa e la sua pressione superficiale più alta. Ciò avrebbe consentito all’acqua di esistere in forma liquida sulla superficie. Tuttavia, con il passare del tempo, l’atmosfera marziana si è assottigliata, causando una perdita di calore e la diminuzione della pressione superficiale. Ciò ha portato alla trasformazione dell’acqua in ghiaccio o in vapore d’acqua. Questo fenomeno è confermato dalla presenza di acqua su Marte sotto forma di ghiaccio, principalmente nei poli e nelle regioni più fredde del pianeta. Nell’atmosfera marziana invece l’acqua è presente sotto forma di vapore.

Quando è stata scoperta l’acqua sul pianeta Marte?

La presenza di acqua su Marte è stata scoperta per la prima volta negli anni ’70 grazie alle missioni spaziali Viking della NASA. Tuttavia, la scoperta ad oggi più significativa riguardo alla presenza di acqua sul pianeta rosso risale al 2015. Infatti, in quell’anno la NASA annunciò che l’acqua liquida scorreva ancora sulla superficie del pianeta in alcune stagioni dell’anno, sulla base di immagini e dati raccolti dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter. Questa scoperta ha sollevato la possibilità di vita su Marte e ha alimentato l’interesse per la ricerca di prove di vita passata o presente sul pianeta rosso.

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Tracce di acqua su Marte: la scoperta del rover cinese Zhurong

Le prime prove della presenza recente di acqua liquida alle basse latitudini di Marte sono arrivate dal rover cinese Zhurong. Il robot della missione spaziale cinese Tianwen-1 ha esaminato la pianura marziana di Utopia Planitia, dove è atterrato il 15 maggio 2021. Qui ha rilevato particolari caratteristiche morfologiche sulle dune, come croste e aggregati di sabbia, la cui causa è molto probabilmente l’attività idrica. Questa recente scoperta, pubblicata su Science Advances dall’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze, è la prima a dimostrare la presenza di acqua liquida alle basse latitudini del pianeta rosso.

Sebbene sia noto che in passato sul pianeta ci fosse acqua liquida in quantità, oggi l’acqua su Marte è principalmente presente sotto forma di ghiaccio concentrato nei bacini polari. Tuttavia, le simulazioni indicano che ci potrebbero essere condizioni climatiche adatte all’acqua liquida in diverse aree di Marte a basse latitudini. Ma finora non c’era alcuna prova a sostegno di questa ipotesi.

Come si forma l’acqua liquida su Marte?

Sebbene i rover della NASA siano atterrati in zone che si crede ospitino antichi laghi, la zona in cui si trova il rover cinese non sembra particolarmente interessante per la storia antica dell’acqua su Marte. Il team di ricercatori, secondo quanto dichiarato nello studio, ha scoperto che alcune superfici delle dune suggeriscono la presenza di acqua salina che deriverebbe dallo scioglimento di ghiaccio o neve. Infatti, all’interno delle dune sono presenti sali che provocano lo sccioglimento del ghiaccio, anche se le temperature sono molto basse. Inoltre, come viene spiegato nella ricerca, quando l’acqua si asciuga, i minerali compattano la sabbia e si formano strutture con le caratteristiche morfologiche osservate.

Gli autori dello studio hanno osservato ciò che rimane dopo l’evaporazione, dato che l’atmosfera marziana è così rarefatta che l’acqua presente in superficie passa immediatamente dallo stato solido a quello gassoso. Si ipotizza che queste tracce a basse latitudini possano essere dovute al trasferimento di vapore acqueo o di nubi ghiacciate dalle zone polari, dove è presente ghiaccio. Tuttavia, il ghiaccio potrebbe anche essersi depositato in modo stagionale in diverse zone. Infatti in passato l’asse di rotazione di Marte ha subito notevoli variazioni a causa dell’interferenza di Giove e della mancanza di un satellite grande come la Luna per stabilizzarlo.

Ora sappiamo che questa nuova scoperta ci permette un confronto tra la situazione attuale di Marte con quella passata. Il prossimo step sarà quello di capire se tutto questo può far ipotizzare la presenza di vita sul pianeta rosso, nel passato o nel presente.