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Coronavirus, ecco come si lega alle cellule umane

Coronavirus

Foto: "The Structure of the coronavirus", crediti: instagram.com/larryin3d

Gli scienziati di tutto il mondo sono a lavoro per fermare il temutissimo Coronavirus: e adesso abbiamo compreso i meccanismi con cui il Sars-CoV-2 infetta gli ospiti umani.

I ricercatori cinesi infatti, in un articolo su ‘Science’, hanno descritto il modo in cui il virus si lega alle cellule umane. Uno studio troppo importante per l’emergenza che stiamo affrontando al punto che l’autorevole rivista ha tolto l’embargo.

Coronavirus, ecco come attacca le nostre cellule

Quando il nuovo coronavirus infetta un ospite umano si avvale della proteina virale ‘spike’ (o “S”) che si lega al recettore umano di Ace2 (l’enzima associato alla trasformazione dell’angiotensina). L’Ace2 dunque diventa il punto di ingresso nelle cellule umane per il virus Sars-Cov-2. In questa ricerca, gli scienziati descrivono la struttura di Ace2 che è legata con una proteina di membrana umana, B0AT1.

A scoprire il meccanismo sono stati i ricercatori del Westlake Institute for Advanced Study di Hangzhou (Cina) e dell’Università di Pechino, coordinati da Qiang Zhou; gli scienziati cinesi hanno descritto la struttura in crio-scopia elettronica della proteina che il coronavirus dirotta per penetrare nelle cellule umane, legata insieme a una proteina della membrana cellulare. Una scoperta che potrebbe fornirci la base per lo sviluppo di nuove terapie mirate.

“I nostri risultati non solo fanno luce sulla comprensione della meccanica dell’infezione virale ma faciliteranno anche lo sviluppo di tecniche di rilevazione virale e potenziali terapie antivirali.

Cosa abbiamo imparato fino ad oggi?

1. ABUSO DI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO

Sì, gli accessi in pronto soccorso si sono rivelati assolutamente inappropriati. Perchè? Il coronavirus si diffonde con le goccioline della saliva derivanti da starnuti, naso o occhi strofinati, e riescono a sopravvivere per un po’ anche sulle superfici. Recarsi in pronto soccorso, o eventualmente in uno studio medico, significa esporre tutti i presenti al rischio di contagio. Molti, attualmente, sono i reparti che non dispongono di personale medico-sanitario sufficiente a causa di nuovi contagi e predisposizioni di quarantene. In caso di manifestazione di sintomi simili a quelli del coronavirus, infatti, la popolazione è invitata a contattare gli opportuni numeri verdi regionali predisposti dal Ministero della Salute.

2. SORPRENDENTE CALO DELL’INQUINAMENTO

Spostamenti vari e attività umane ridotte hanno notevolmente contribuito alla diminuzione di emissione di anidride carbonica e dell’inquinamento in generale. Molti sono gli stati che hanno adottato misure drastiche quali cancellazione di voli, riduzione di spostamenti e manifestazioni pubbliche.

3. L’OMEOPATIA NON RIESCE A SCONFIGGERE IL CORONAVIRUS

A dichiararlo è proprio la più grande azienda che produce cure omeopatiche, Boiron USA, chiarendo la propria posizione in merito: l’omeopatia non può curarlo.

Foto: “The Structure of the coronavirus”, crediti: instagram.com/larryin3d