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Coronavirus: no, non è sfuggito ad alcun laboratorio!

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Crediti immagine: fondazione-est-ovest.it

Il coronavirus è una palla da tennis che si alterna tra il campo della realtà, supportata chiaramente dalla scienza e dalla ricerca, e quello del complotto, supportato da… decidetelo voi!

In questo articolo, proviamo a fare chiarezza con aggiornamenti derivanti da studi e presunte indagini in atto.

Trump annuncia un’indagine sul coronavirus come presunto risultato di un complotto

Ancora, nonostante gli studi e le dichiarazioni ufficiali, si grida al complotto o a un esperimento di laboratorio andato a male. Non molto tempo fa, vi abbiamo già spiegato con quanta attenzione siano condotti gli esperimenti in laboratorio, e lo abbiamo fatto per smentire l’ennesima bufala su una possibile fuoriuscita del virus da un segretissimo laboratorio a Wuhan. Vi invitiamo a porvi una semplice domanda: può un TG regionale smascherare un esperimento andato a male riuscendo ad attribuirvi la causa scatenante di una pandemia globale?

Questo è il primo punto. La vicenda ha subìto delle evoluzioni anche a causa di una ritrovata indagine da parte dell’ambasciata statunitense a Pechino, risalente a qualche anno fa, in cui si evidenziavano delle carenze, in termini di sicurezza, nel Wuhan Insitute of Virology; in questo laboratorio, per l’appunto, si studia la modifica di virus per la terapia genica, che, tradotto, consiste in una vera e propria manipolazione degli stessi per renderli adatti a sopravvivere nel corpo umano.

E allora sì, perchè non gridare immediatamente al complotto soprattuto dopo che Donald Trump annuncia a reti unificate che l’intelligence USA sta indagando ad un errore sulla manipolazione dei virus? Il tutto avrebbe senso se anche un’altra notizia fosse stata diffusa con tale celerità, ossia che l’intelligence USA ha dichiarato inconcludente questa indagine.

No, il nuovo coronavirus non è sfuggito ad un laboratorio!

Lo abbiamo riportato in molti articoli, ma chiariamo nuovamente la questione: uno studio ufficiale, pubblicato su Nature Medicine, afferma la totale incompatibilità del virus al centro dell’attenzione del TG Leonardo e la sequenza genetica di SARS-CoV-2, il gene responsabile del nuovo coronavirus. Il fatto che le due sequenze genetiche siano incompatibili vuol semplicemente significare che non vi è evidenza scientifica della creazione del coronavirus in un laboratorio. Quindi, ufficilamente, esso è davvero frutto di uno spillover da una specie animale all’uomo (dal pipistrello, al pangolino, all’essere umano) avvenuto in maniera del tutto naturale.

C’è di più, abbiamo ulteriori strumenti per avvalorare questa tesi: lo scienziato Enrico Bucci, che collabora con i gruppi “Frodi scientifiche e integrità di ricerca” e “Cattivi Scienziati” i quali, evidentemente, si battono proprio per l’arresto di cattive notizie e diffusione di bufale in ambito scientifico, chiarisce che non vi sarebbero stati nè il tempo nè il numero di pipistrelli necessari a generare una mutazione genetica di un tale livello che rendesse il gene ormai totalmente differente da quello genitore. E potrebbe bastare questo per svincolarci da qualsiasi tipo di idea complottista!

Anzi, non fermiamoci ancora: il virus, nel frattempo, ha continuato a subire mutazioni che lo hanno reso leggermente diverso da quello che ha attaccato l’uomo a Wuhan e -alcuni studi rivelano- probabilmente anche da quello approdato mesi fa nel Nord Italia.

Anche secondo Montagnier il virus è sfuggito da un laboratorio

Il protagonista delle ultime fake-dichiarazioni è proprio lui, Luc Montagnier, che nel 2008 fu insignito del premio Nobel per aver isolato il virus dell’HIV. Oggi, ad un medico scienziato di tale fama è stata attribuita la cosiddetta sindrome del premio Nobel secondo cui, dopo che un individuo ha raggiunto la vetta in seguito ad un importante contributo dato allo scenario scientifico, le idee di costui cominciano a remare totalmente controcorrente. Egli si è infatti battuto per idee no-vax, complottiste e affini alle cure omeopatiche.

Il fatto grave è il seguente: secondo Montagnier il coronavirus sarebbe sfuggito in un laboratorio di ricerca (ovviamente sito a Wuhan) impegnato nella ricerca di un vaccino contro l’HIV. In particolare, a sostegno della sua tesi vi sarebbe un presunto studio indiano che mostra evidenti congruenze tra le sequenze genetiche dei due virus in questione, se non fosse che… lo studio è stato ritirato e addirittura smentito!
No, il coronavirus non è frutto di un complotto o di un esperimento di laboratorio finito male!

Fonte: The Medical Alphabet