Coronavirus: dichiarato ufficilamente lo stato di emergenza dal Cdm
Crescono spaventosamente i numeri relativi al nuovo Coronavirus (nCoV-2019) approdato ormai anche in Italia: il bilancio sale a 213 morti e 10000 contagiati.
Gli scienziati, in costante lavoro nel tentativo di contenere la diffusione dell’epidemia, sono nel frattempo riusciti a dare un volto al virus responsabile diffondendo un’immagine osservata al microscopio.
Vaccino sì o vaccino no?
Parla Roberto Burioni a “Che tempo che fa” esprimendosi sul caso e suggerendo una serie di buone norme che tutti dovremmo adottare per limitare la diffusione di un virus che non siamo in grado di eliminare.
“Per ora dobbiamo giocarci questa partita senza vaccino, ma sicuramente sarà opportuno investire nella ricerca per il futuro
[…]
Non abbiamo farmaci e non abbiamo vaccino: dobbiamo ostacolare la diffusione”
Il medico si mostra schietto nell’esprimere il consiglio sulla totale eliminazione dei viaggi in Cina che, a causa della conferma di due casi di Coronavirus accertati in Italia, sono definitivamente bloccati.
Un’altra buona norma sarebbe quella di evitare di recarsi dal medico o al pronto soccorso alla comparsa dei sintomi, che peraltro sono simili a quelli della classica influenza stagionale:
“I casi sospetti devono restare nella propria abitazione per evitare la diffusione del virus. Devono essere organizzati team di specialisti che si recano sul posto e che prelevano tutto il necessario per effettuare le analisi per accertare il caso”
E ovviamente, lavarsi bene le mani, starnutire in un fazzoletto e buttarlo e tossire a bocca coperta, soprattutto se ci si trova in luoghi molto affollati (stazioni, aeroporti, mezzi pubblici).
Il coronavirus è arrivato in Italia
La notizia che non avremmo mai voluto leggere è stata diffusa tramite una diretta dal premier Conte: i primi due casi di coronavirus accertati in Italia.
Il Presidente del Consiglio rassicura su tutte le precauzioni prese, dichiarando che è stato attentamente tracciato il percorso dei due turisti che hanno contratto il virus per tenere sotto controllo tutte le persone con cui sono entrati in contatto.
Non è possibile il contagio durante il periodo di incubazione ma al solo manifestarsi dei sintomi. I due turisti erano a Roma quando hanno cominciato a sentirsi male.
Tra le prime misure per affrontare l’emergenza, il consiglio dei Ministri ha dichiarato questa mattina lo stato di emergenza per sei mesi con stanziamento di 5 milioni di euro e coinvolgimento delle strutture sanitarie più all’avanguardia per evitare ogni tipo di contagio e diffusione.
Nel frattempo, si lavora al rimpatrio degli italiani intrappolati a Wuhan: oggi stesso partirà un aereo da Roma che dovrebbe riuscire a ricondurre i nostri connazionali in Italia entro lunedì. Per loro saranno attuate tutte le misure cautelari del caso.
Lo spaventoso stato della città di Wuhan
Quasi il 100% delle nuove vittime accertate proviene dalla città di Wuhan, che riversa in un vero e proprio stato di allarme ed emergenza. Si lavora in tempi record alla costruzione di ospedali in cui, probabilmente, potrà essere effettuato il primo ricovero il 5 febbraio.
L’aspetto della città è spaventoso: persone prive di sensi per le strade.
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