Home » Quando, come e dove vedere la Cometa Verde: passa ogni 50 mila anni

Quando, come e dove vedere la Cometa Verde: passa ogni 50 mila anni

cometa verde, NASA, sistema solare, coda, stella, gas, nucleo, chioma, osservazione, evento, telescopio, binocolo, 50 mila anni, sole, Terra, cielo, astronomia, Science Close-up Engineering

Depositphotos

La Cometa Verde nel 2023 tornerà ad attraversare il sistema solare, diventando visibile nel nostro cielo anche a occhio nudo. Questo evento si verifica solo ogni 50 mila anni. La sua ultima apparizione perciò risale all’Età della Pietra, nel Paleolitico superiore. Ecco quando, come e dove sarà possibile vederla.

Che cos’è la Cometa Verde

Si chiama ufficialmente C/2022 E3 (ZTF) ma è nota anche come “Cometa Verde”. Una cometa è diversa da una stella perché presenta una coda striata di polvere e particelle e un nucleo circondato da un involucro di gas detto coma o chioma. Nucleo e chioma costituiscono la testa della cometa, di cui la coma è la parte più facilmente visibile. Quando la cometa si avvicina al sole, il calore provoca la sublimazione dello strato di ghiaccio, formando una nube di gas e polvere che forma la chioma, mentre la forza esercitata dal vento solare e dalla pressione di radiazione del sole portano alla formazione della coda. La cometa C/2022 E3 (ZTF) si presenta con un bagliore verde e brillante. È stata scoperta lo scorso marzo, mentre si trovava nell’orbita di Giove, e compare nel cielo solo ogni 50 mila anni.

Le caratteristiche di C/2022 E3 (ZTF)

La Cometa Verde, secondo le ultime stime, sta percorrendo un’orbita parabolica, per questo è improbabile che attraversi di nuovo il sistema solare. Probabilmente a causa dell’attrazione di gravità da parte di un oggetto nello spazio l’orbita della cometa si è leggermente modificata, portando la cometa sulla rotta del nostro sistema solare. Per questo, passeranno milioni di anni prima che la Cometa Verde si avvicini di nuovo al nostro pianeta. È stata chiamata C/2022 E3 (ZTF) per indicare le sue caratteristiche. La lettera C indica che è una cometa non periodica, cioè che impiega oltre 200 anni per completare l’orbita. Il 2022 è l’anno della scoperta, mentre E3 è il codice che indica il terzo oggetto scoperto nel mese di marzo, secondo l’Unione Astronomica Internazionale. La sigla ZTF invece è quella dei telescopi che l’hanno individuata, quelli del Zwicky Transient Facility.

Una foto della cometa C/2022 E3 ZTF scattata il 26 dicembre 2022 a Payson, in Arizona, da Chris Schur
(Credits: Chris Schur)

Quando arriva la Cometa Verde

La Cometa Verde è già presente nel nostro sistema solare. Il 12 gennaio ha raggiunto il perielio, ossia il punto più vicino al sole, da cui dista 166 milioni di chilometri di distanza, mentre la distanza dalla Terra è di 482 milioni di chilometri. Secondo la Nasa, la cometa viaggerà a nord-ovest sull’orizzonte per tutto il mese di gennaio. La Cometa Verde continuerà il suo viaggio fino al 1° febbraio, quando si troverà all’apogeo, a 42 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Potremo osservarla quindi tra il 1° e il 2 febbraio nel nostro cielo, poi si sposterà verso Marte circa una settimana dopo.

La traiettoria della cometa

La Cometa Verde è stata osservata per la prima volta nel marzo 2022, a 642 milioni di chilometri di distanza dal sole, quando si trovava nell’orbita di Giove. La luminosità era debole rispetto alle altre stelle visibili a occhio nudo, ma gli studiosi hanno capito che si trattava di una cometa e non di un asteroide. Il 12 gennaio 2023, al perielio, la cometa è diventata visibile di notte vicino alla costellazione settentrionale della Corona Boreale. Da questo punto ha continuato a muoversi e nella terza settimana di gennaio dovrebbe essere visibile a occhio nudo dalla Terra. Dal 1° febbraio la cometa sarà più vicina alla Terra e apparirà vicino alla costellazione della Camelopardalis, non lontano da quella dell’Orsa Maggiore. Tra il 5 e il 6 febbraio si troverà a ovest della stella Capella per spostarsi poi verso la costellazione dell’Auriga. Si allontanerà poi dalla Terra passando verso la costellazione del Toro.

Un’immagine della NASA che mostra il percorso della cometa C/2022 E3 ZTF attraverso il cielo di gennaio per l’emisfero settentrionale.
(Credits: NASA/JPL-Caltech)

Come osservare la Cometa Verde

Secondo quanto dichiarato dalla Nasa, se la cometa C/2022 E3 (ZTF) manterrà la sua caratteristica di luminosità sarà visibile, oltre che con un binocolo o telescopio, anche a occhio nudo in condizioni di cielo buio e sarà facilmente riconoscibile. Il 1° febbraio vedremo la Cometa Verde come una stella luminosa, ma con una sfocatura diffusa che potrebbe diffondere la luminosità su un’area più grande, come fa la luna piena. Nell’emisfero settentrionale la cometa sarà visibile a partire dal 24 gennaio, mentre nell’emisfero australe solo nel mese di febbraio. La cometa sarà più facilmente visibile da luoghi elevati e in condizioni di scarsa nuvolosità e maggiore oscurità del cielo. Gli esperti hanno anche consigliato di dirigersi in luoghi bui e permettere agli occhi di adattarsi all’oscurità per circa 20-30 minuti, per poi guardare verso la Stella Polare e cercare l’aura luminosa della cometa in quella zona. Per osservare la Cometa Verde, sarà possibile collegarsi anche a siti specializzati che trasmetteranno l’evento in diretta, come quello della Nasa o di Virtual Telescope Project.

Perché la cometa è verde?

Gli avvistamenti della cometa C/2022 E3 (ZTF) sono difficilmente prevedibili perché la luminosità è variabile. Se l’intensità rimane la stessa, la coda sarà visibile come una striscia di colore verde brillante, per la presenza di ioni e polvere, resi più luminosi anche per effetto della luce riflessa del sole. Nella testa della cometa avviene una reazione chimica che coinvolge il carbonio biatomico, la cui molecola viene scissa per effetto della luce ultravioletta proveniente dal sole. La scomposizione della molecola produce questo bagliore verde che può durare anche per diversi giorni. Andando dalla testa alla coda della cometa, il bagliore tende a scomparire perché la coda è costituita da gas, prodotti dalla radiazione solare che causa la sublimazione del ghiaccio della cometa.