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Il più grande pesce d’aprile della storia della matematica

Ogni anno, il primo giorno del mese d’aprile, ci capita di subire il pesce d’aprile per opera di qualche amico burlone. Questa è una tradizione diffusa in diversi Paesi, e si pensa tragga origine addirittura dal mondo classico, e in particolare a quello degli antichi latini.

Nell’ambito di questo simpatico rituale, in pochi conoscono il pesce d’aprile più clamoroso della storia della matematica.

L’ideatore dello scherzo

L’ideatore dello scherzo fu Enrico Bombieri, matematico italiano di fama mondiale. Egli fu il primo italiano a vincere la medaglia Fields, nel 1974, per i suoi contributi alla teoria dei numeri primi e per aver risolto (insieme a Enrico Giusti ed Ennio De Giorgi) il problema di Bernstein in più dimensioni. Attualmente è professore emerito presso la School of Mathematics di Princeton.

Enrico bombieri e il pesce d'aprile
Il matematico Enrico Bombieri
Credits: leganerd.com

Lo scherzo

Lo scherzo geniale di Bombieri viene raccontato dal divulgatore scientifico Marcus Du Sautoy nel celebre libro L’enigma dei numeri primi (2004). Il professore italiano mandò una mail alla comunità dei matematici, affermando che l’ipotesi di Riemann era stata dimostrata. Bombieri apre in questo modo la sua missiva:

Ci sono sviluppi fantastici alla conferenza che Alain Connes ha tenuto all’Institute For Advanced Study mercoledi scorso. Un giovane fisico ha intuito in un lampo un modo di utilizzare il bizzarro mondo di sistemi supersimmetrici fermionico-bosonici per attaccare l’ipotesi di Riemann

Quasi nessun matematico teorico si interessava di fisica delle particelle, quindi in pochi riuscivano a seguire veramente il ragionamento di quella e-mail. Come se non bastasse, Bombieri usò termini fisici inesistenti per descrivere tipi di particelle completamente inventati, come ad esempio i moroni.

Massima diffusione, grazie!

Per concludere in bellezza la sua lettera, Bombieri chiese ai matematici di inoltrare quanto più fosse possibile la notizia! Nonostante in molti nutrissero dei sospetti, nessuno osava contraddire il matematico italiano, che era considerato il massimo esponente della teoria dell’ipotesi di Riemann. Eccitazione ed ansia pervasero la comunità matematica in quei giorni: tutte le più grandi menti del pianeta erano ansiose di leggere la dimostrazione.

Tutte le speranze furono però poi spezzate dallo stesso Bombieri, che fu costretto ad ammettere che si era trattato semplicemente di un pesce d’Aprile. Forse il più riuscito della storia.