È di qualche giorno fa la notizia della sperimentazione, su due pazienti affetti da coronavirus ricoverati al “Cotugno” di Napoli, di un farmaco usato per l’artrite reumatoide, il tocilizumab.
I miglioramenti riscontrati hanno dimostrato l’efficacia del farmaco contro la polmonite da Covid-19, tanto che ora i medici chiedono un protocollo nazionale affinché possa essere utilizzato su pazienti gravi ricoverati in altri ospedali d’Italia.
In un momento di grande difficoltà mondiale – lo testimonia anche il fatto che l’OMS abbia dichiarato la pandemia da coronavirus – ma anche di grande difficoltà per il nostro Paese, secondo Stato al mondo per numero di casi confermati*, la multinazionale farmaceutica Roche ha deciso di cedere gratuitamente il proprio farmaco antiartrite agli ospedali italiani.
In un comunicato pubblicato sul sito, il Presidente e Amministratore delegato di Roche Farma Maurizio de Cicco, portavoce anche dei colleghi di Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics, ha sottolineato:
“Come azienda che opera nelle scienze della vita, raggiungiamo ogni giorno milioni di italiani con farmaci e test diagnostici e in questa situazione di emergenza sentiamo ancora più forte la responsabilità del nostro ruolo sociale. Tempi straordinari richiedono sforzi altrettanto straordinari. Se vogliamo lasciare un’impronta, come Azienda e come persone, dobbiamo pensare in maniera diversa e mettere a disposizione del Paese le nostre competenze e le nostre risorse“.
Alla luce di quanto premesso, dunque, Roche ha dichiarato che “si impegna a fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza, tocilizumab (RoActemra) a tutte le Regioni che ne facciano richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato“.
È opportuno menzionare anche gli altri interventi che la multinazionale metterà in atto per aiutare il Paese a superare l’emergenza. Sono quattro le aree di bisogno individuate e, da qui, il nome dell’operazione, che si chiama “Roche si fa in 4“.
Oltre alla cessione gratuita del farmaco, infatti, Roche:
* fonte: Johns Hopkins University
Crediti: Roche.it